Cambio di rotta, è il caso di dirlo, su quanto è accaduto alla nave da crociera Costa Concordia. Finora le colpe del naufragio sembrava dovessero ricadere per intero sul capitano Schettino e sull’indegno comportamento (questo resta) tenuto dall’uomo, accusato di aver abbandonato la nave e i suoi passeggeri. Spuntano particolari inquietanti, ordini forse provenienti dalla stassa Costa, macchinari non funzionanti.
Ma entriamo nel particolare. Sembrerebbe, da quanto rilasciato dallo stesso Schettino, che la compagnia Costa fosse ben al corrente dell’usanza dell’<inchino>, ovvero l’usanza di passare vicino alle coste. Addirittura pare che fosse proprio un’impostazione della ditta, una specie di spot pubblicitario. E che dire del fatto che non funzionassero le registrazioni? Il capitano ha detto di aver avvisato del guasto ma senza risultato, quindi nessuna certezza su quanto accaduto. Ed ora, l’ultimo risvolto agghiacciante: è vero che i russi sono sbarcati prima ed in sicurezza? Addirittura restando vicino alla nave per permettergli di fare foto?! Tutto questo perchè avrebbero pagato cifre astronomiche senza batter ciglio, trasformandosi così in passeggeri di primo livello. Ed ancora le accuse, sempre per bocca del capitano, di lance di salvataggio inadatte, che avrebbero addirittura fracassato le teste di chi dovevano salvare. Insomma, emerge un quadro troppo fumoso per capire qual è davvero la verità. E’ sopra tutta questa confusione, un solo dato certo: se non si prendono al più presto provvedimenti il carburante contenuto nelle enormi viscere della nave Concordia provocherà un danno ambientale inestimabile. Intanto, comincia ad emergere il fenomeno del turismo dell’orrore, gente che accore per fotografare la nave abbandonata di lato, una bomba ambientale, scena di morti tragiche, come se fosse uno spettacolo… Vi sembra giusto?
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